Raccolta inedita delle sue lezioni presso la LUIMO

Forse la reale consistenza del valore della vita e delle opere della Dottoressa Adele Alma Rodriguez verrà svelato nei prossimi anni, quando si attutiranno impressioni e freschi ricordi di chi è vissuto a contatto con lei, o l’ha incontrata nell’ambito lavorativo.

Quando accadrà sarà anche per merito di questo libro che racchiude e sintetizza, senza togliere nulla alla complessità e compiutezza, il suo pensiero e la grande visione di cui era impavida e instancabile portatrice.

Il libro nasce e si sviluppa come un grande lavoro corale a cui molti “operai” hanno partecipato impegnandosi con entusiasmo e considerando quella che normalmente viene considerata fatica, una gioia, la gioia di far conoscere o ricordare una donna straordinaria, irripetibile, fonte di ispirazione e prolifica insegnante di intere generazioni di omeopati.

Nel grande lavoro che ha consentito di editare queste pagine è doveroso sottolineare il determinante apporto di Imma De Bellis, che ha avuto grande pazienza e costanza nel selezionare, tra l’immenso patrimonio archivistico della LUIMO, lezioni e  interventi pubblici della Dottoressa che costituiscono la struttura portante di questo libro. E non può mancare un grazie riconoscente al dott. Carlo Melodia, attuale Presidente dell’associazione creata da Alma Rodriguez, che ha saputo con la sua rigorosa precisione dare un’anima a queste pagine, curandone l’edizione complessiva anche con l’aggiunta di note esplicative, che rendono viva l’immagine di questo medico e docente fuori dal comune.
Si deve poi ai figli Gabriella, Vincenzo e Aurelio, impegnati continuatori dell’ideale materno, la volontà e la generosità di condividere con l’intera comunità omeopatica italiana e internazionale e con tutte le persone che hanno bisogno, ancorché coscienti o meno, di Omeopatia nella loro vita, questa raccolta che è allo stesso tempo testimonianza e insegnamento. Per loro non è stato molto difficile, visto che fin dall’infanzia sono stati abituati a mettere in comune con medici, pazienti e istituzioni il genio intraprendente della loro, comunque sempre amorevole mamma.

Le lezioni che costituiscono gran parte dell’opera evidenziano la visione unitaria della vita, dell'uomo e del malato, di un Maestro che forma l'allievo innanzitutto a liberarsi dai preconcetti della visione nosologica della malattia alla maniera ippocratica; per arrivare alla diagnosi di malato e alla terapia individuale della persona.

Troveremo all’interno tante parole chiave del pensiero omeopatico e, controllando attraverso le puntuali note poste dal dott. Melodia che evidenziano le date in cui sono state pronunciate, capiremo quanto era avanti nella visione della medicina questa donna grande e gentile. Una su tutte, l’espressione “medico del futuro” che attualmente stanno cercando di accaparrarsi molti ambienti anche della medicina ufficiale, fu utilizzata da lei oltre 30 anni fa.

Nel libro troviamo anche riferimenti "come in un film" della sua vita raccontata dal figlio Vincenzo e alla fine tante lettere di testimonianze di pazienti, colleghi, amici ed estimatori della dottoressa Adele Alma Rodriguez da cui traspare il suo infinito amore per l’uomo, attraverso l’opera della pratica, della ricerca e della diffusione della medicina omeopatica hahnemanniana.

In conclusione permettetemi un ricordo personale di amico, paziente, quasi figlio acquisito, della persona che più, tra le tante che ho incontrato, ha influenzato positivamente la mia vita e ha condiviso con me, come con tanti altri, l’amore della sua vita: l’Omeopatia, facendola diventare anche per me, con l’esempio vivo, un’ideale da condividere a mia volta con i miei simili per un sempre maggior benessere collettivo.

Questo ricordo è legato a parole, concetti, insegnamenti che ho avuto il privilegio di raccogliere dalla sua sempre affettuosa presenza in varie occasioni. Le parole sono, e le comprenderete e troverete leggendo il libro: auto osservazione, non giudicare, insegnamento evolutivo.

Questo libro è consigliato ai medici, sia omeopatici che allopatici, ai pazienti omeopatici, presenti e futuri, a tutti i ricercatori del barlume di verità a cui, come uomini limitati, possiamo aspirare, a chi cerca qualcosa ma non sa bene dove e come trovarla, e soprattutto agli uomini delle istituzioni, prima quelle che si occupano di salute, e anche qui sia omeopatiche che allopatiche, poi a quelle accademiche e perché no, a quelle governative, affinché percepiscano, attraverso l’esempio cristallizzato nelle parole, il significato del servizio all’altro in una delle sue accezioni più alte.

 

Giuseppe Spinelli