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(ANSA) - NAPOLI, 12 DIC - Napoli ha avuto un ruolo decisivo nella diffusione dell' Omeopatia in Italia ed in Europa, grazie al successo che questa Medicina incontrò a partire dal 1821, quando gli ufficiali medici austriaci la introdussero nel regno di Ferdinando IV di Borbone..

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Wunderkammer Napoletane dal Cinquecento al Settecento di SERGIO ATTANASIO.
Lunedì 29 novembre, ore 18:00
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Un sito di potente magnetismo ambientale. Costellato di insule claustrali, chiese e conventi, ospedali e storici complessi monumentali. Un luogo antico e appartato, “abitato” da presenze millenarie che nella sua aura fondono storia e mito, scienza medica e alchimia, religione e magia, arte e fede, architettura e devozione popolare...
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Domenica 24 ottobre, si è tenuto un concerto nella prestigiosa sede della Chiesa del de Horatiis, Sant’Aniello a Caponapoli.
Si riconoscono, il Sindaco di Napoli Ing. Gaetano Manfredi, nella sua prima uscita; il Prof. Gennaro Rispoli, Direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli e il Dott. Carlo Melodia, Presidente della LUIMO.

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LMHI GLOBAL COLLOQUIUM 2021
10th December 13:00 hrs to 12th December 14:30 hrs
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Il metodo “dei simili” salvò dal colera un intero Reggimento degli Svizzeri
Il periodico L’Osservatore Medico di Napoli aveva dato già nel 1801 la notizia della “cura e preservamento della scarlattina” con l’uso della Belladonna omeopatica. Nel 1821, Ferdinando I di Borbone rientrò a Napoli dal congresso di Lubiana, scortato dalle truppe austriache, i cui medici militari praticavano l’omeopatia. Matthias Marenzeller, medico capo dell’armata, era omeopata e Karl Philipp, Principe di Schwarzenberg, e feldmaresciallo austriaco, era stato paziente di Samuel Hahnemann, padre dell’Omeopatia.